♀️Le donne del Centro Antiviolenza Voce Donna di Pordenone, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale per i diritti delle Donne, pubblicano l’accorato appello delle femministe russe contro la guerra di Putin in Ucraina e invitano tutt* a condividerlo e a divulgarlo.♀️
Il movimento femminista russo:
«La guerra è inconciliabile con i valori e gli obiettivi del movimento femminista»
La Russia ha dichiarato guerra al suo vicino. Non ha concesso all’Ucraina il diritto all’autodeterminazione né alcuna speranza di una vita pacifica. Come cittadine russe e femministe, condanniamo questa guerra. Il movimento femminista in Russia lotta per i soggetti più deboli e per lo sviluppo di una società giusta con
pari opportunità e prospettive, in cui non ci può essere spazio per la violenza e i conflitti militari.
Guerra significa violenza, povertà, sfollamenti forzati, vite spezzate, insicurezza e mancanza di futuro. Tutto ciò è inconciliabile con i valori e gli obiettivi essenziali del movimento femminista. La guerra intensifica la disuguaglianza di genere e mette un freno per molti anni alle conquiste per i diritti umani. La guerra porta con sé non solo la violenza delle bombe e dei proiettili, ma anche la violenza sessuale: durante la guerra il rischio di essere violentata aumenta di molto per qualsiasi donna.
Siamo tante e insieme possiamo fare molto: negli ultimi 10 anni, il movimento femminista ha acquisito un’enorme forza mediatica e culturale. Siamo l’opposizione alla guerra, al patriarcato, all’autoritarismo e al militarismo. Siamo il futuro che prevarrà.
Chiediamo alle femministe di tutto il mondo:
– Di partecipare a manifestazioni pacifiche e lanciare campagne offline e online contro la guerra in Ucraina e la dittatura di Putin, organizzando le proprie azioni. Sentitevi libere di usare il simbolo del movimento femminista di resistenza contro la guerra nei vostri materiali e pubblicazioni, così come gli hashtag
#FeministAntiWarResistance e #FeministsAgainstWar.
– Di diffondere informazioni sulla guerra in Ucraina e sull’aggressione di Putin. Abbiamo bisogno che il mondo intero sostenga l’Ucraina e si rifiuti di aiutare in alcun modo il regime di Putin.
– Di condividere questo appello con altre. È fondamentale far vedere che ci sono ancora attiviste russe pronte a unirsi per opporsi al regime di Putin.
Abbiamo bisogno del vostro appoggio.
Con gli strumenti che il femminismo e gli studi di genere ci offrono, vogliamo capire il presente e interpretare la guerra, massima espressione organizzata di violenza e volontà di annientamento della vita. Vi invitiamo alla lettura di un articolo di Paola Rivetti, professora associata di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università della Città di Dublino (DCU: Dublin City University), pubblicato su MicroMega l’1 marzo:
“Di fronte alla guerra, rivolgiamoci al femminismo. Il pensiero femminista ci fornisce gli strumenti per riconoscere la violenza, assumerla e quindi disinnescarla.”
Link all’articolo
https://www.micromega.net/contro-guerra-pacifismo-femminismo/